domenica 6 marzo 2011

la corrida

Il tempo e la storia hanno tramandato questa forma di sfida tra la forza della natura, il toro, e l’uomo.
Per chi non è nato in Spagna la  corrida è un semplice e pittoresco spettacolo, anche troppo cruento. Ci sono i sostenitori della corrida, quelli che ne apprezzano la storia, la tradizione, la simbologia, che percepiscono la sfida tra matador ed toro come un confronto mitico che trascende la realtà, affermando che se loro fossero tori preferirebbero morire durante una corrida invece che in un macello... e ci sono gli oppositori che ritengono la corrida un'ostentazione volgare e violenta, un triste spettacolo di violenza gratuita sugli animali.
A prescindere dal nostro personale pensiero, vi diamo di seguito alcune informazioni interessanti sulle corride.
In Spagna ci circa 400 Plaza de Tores ed ogni Plaza de Tores ha una piccola cappella dove ogni torero riceve la benedizione di un prete prima di entrare nell’arena. Il prete deve assistere a tutta la corrida.
Le le feste più note durante le quali si tengono corride sono quelle di Medina Celi (in cui il toro ha le corna  infuocate),  S. Isidoro a Madrid e S. Firmino a Pamplona.
Nei paesi più piccoli la corrida si svolge una sola volta all’anno, il giorno in cui si festeggia il santo patrono.
La corrida dura circa un’ora e mezza e durante questo tempo sono uccisi 6 tori da 3 toreri. Ogni anno sono uccisi 30.000 tori mentre 40 sono i toreri e i picadores morti nell’ultimo secolo. Nessun toro è mai stato graziato.
 
Le prime gare con i tori in Spagna risalgono a circa l'800 dopo Cristo, ma la corrida come la si conosce oggi risale al XIV secolo ed era praticata solo dall’aristocrazia a cavallo.  Nel 1670 fu fondata a Siviglia la prima scuola di tauromachia.  Sotto Franco ci fu una sorta di sottacere riguardo alle corride, per non dare un'idea violenta della Spagna all'estero. Negli anni '60 ci fu invece un periodo di grande popolarità per la corrida. 
 
Il confronto tra vita e morte rappresentato nella corrida è stato cantato in poesia, in musica, in teatro, rappresentato in pittura.  I romanzi di Ibanez ed Hemingway alimentarono il mito della corrida e del torero, così come i ruoli svolti da star del cinema in film che parlavano di toreri ( Sofia Loren, Ava Gardner, Gina Lollobrigida, Lucia Bosè).
Hanno condannato la corrida Peyrou, Voltaire, Montesquieu, Byron, Garcia Lorca, Victor Hugo e più di recente Almodovar, che ne “Il Matador”, denuncia la violenza sui tori e critica il cattolicesimo.

Dietro alla corrida vi sono molti interessi di tipo economico, politico e turistico. Ricchi latifondisti, allevatori di bestiame, agenzie turistiche richiamano a giustificazione la tradizione, l’interesse turistico, artistico e sportivo dell'evento. 

la lingua spagnola

Il Castigliano (spagnolo) è la lingua parlata in tutto il paese. Esistono altre lingue ufficiali: il Catalano(parlato in Catalogna, Valencia e Baleari), l'Euskera (Paesi Baschi), gagliego (Galizia)

Ci sono vari gruppi linguistici in Spagna che hanno mantenuto un'identità culturale propria: tra questi si trovano i baschi il cui numero è di circa 2,7 milioni, i galiziani, che sono circa 2 milioni, ed
i catalani che salgono a 6 milioni. [torna su]

la religione

La costituzione prevede la libertà di religione. Sebbene il cattolicesimo sia profondamente radicato in tutti gli aspetti della vita spagnola, solo il 40% circa degli spagnoli è praticante e molti iberici hanno un diffuso scetticismo nei confronti delle autorità ecclesiastiche (durante la Guerra civile, molte chiese furono bruciate e diversi preti uccisi, perché venivano associati alla repressione, alla corruzione e al vecchio ordine).
Il cattolicesimo è la religione predominante e le sue strutture ricevono sovvenzioni ufficiali.Nel gennaio del 1979 lo stato ha firmato un accordo col Vaticano che dà la facoltà alla Chiesa Cattolica ed ai suoi ordini religiosi di aprire scuole.
In base alla costituzione e ad altre leggi, viene garantita ai genitori la libertà di assicurare ai figli un'educazione religiosa e morale che sia conforme alle loro convinzioni.
Nel settembre 1992 il governo spagnolo ha approvato delle leggi che sanciscono l'uguaglianza di fronte alla legge di tutte le religioni, e dà alle scuole la facoltà di fornire educazione religiosa agli studenti di fede protestante.

il clima della Spagna

La posizione geografica, tra l'Oceano Atlantico da un lato e il Mare Mediterraneo dall'altro, è responsabile di rilevanti differenze climatiche all'interno del territorio, ulteriormente accentuate dalla estensione della "meseta", e di strette affinità con la flora e la fauna del Nordafrica.
L'inverno è mite e umido sulle coste che si affacciano sull'Atlantico (V. La Coruna, Gojon, Santander): le piogge sono frequenti e il sole è relativamente raro. Le coste della Galizia e delle Asturie, più esposte ai venti occidentali, sono spesso ventose.
Sulle zone che si affacciano sul Mediterraneo l'inverno è ugualmente mite, ma le piogge sono più rare e il sole è più frequente. Ciò è dovuto al fatto che le coste mediterranee della Spagna, essendo esposte ad est e a sud, sono riparate dalle perturbazioni atlantiche, che vengono da ovest. Le zone più riparate, come quella di Almeria, protetta dalla Sierra Nevada, e quella di Alicante, hanno in effetti inverni ben poco piovosi e molto soleggiati, così che, venendo a mancare le precipitazioni negli unici mesi piovosi che il clima mediterraneo concede, il clima di queste zone risulta addirittura semidesertico, come anche quello del Los Monegros, tra Saragozza e Lérida, una zona arida dove sono stati girati i cosiddetti "Spaghetti Western".
Le regioni interne occupate in gran parte da un altopiano, conoscono inverni abbastanza freddi. A Madrid a volte nevica e gela. Anche qui le precipitazioni, anche se sono abbastanza frequenti, non sono molto abbondanti, perché il grosso dell'umidità si scarica sui versanti atlantici.Le regioni di montagna hanno un clima progressivamente più freddo e nevoso con l'aumentare della quota.

giovedì 3 marzo 2011

IL TERRITORIO DELLA SPAGNA

La Spagna occupa gran parte della penisola Iberica, con l'eccezione della fascia occupata dal Portogallo lungo la costa atlantica. Possiede anche due arcipelaghi - le isole Baleari e le Canarie - e le città di Ceuta e Melilla, situate sulla costa mediterranea dell'Africa. La Spagna peninsulare si distingue per la elevata altitudine media (660 metri), superata in Europa solo dalla Svizzera, e causata prevalentemente dalla presenza di un vastissimo altopiano centrale che coincide all'incirca con l regioni della Castiglia e Leon, Madrid - La Mancia. Questo altopiano è circondato da varie catene montuose di notevole altezza; la Cordigliera Cantabrica a nord, il Sistema Iberico ad est e la Sierra Morena a sud.

Geografia in 2H

in questo blog si parlerà della Spagna creato dalla 2h della  scuola media statale Caio Duilio,viale vega 91.